storia e carattere

Origini del British Shorthair

Tutto fa pensare che il British Shorthair sia nato dagli incroci dei gatti che i legionari romani portavano con loro nell’antica Britannia con esemplari felini locali. Il suo pelo folto e corto, dotato di un magnifico sottopelo denso, deriverebbe quindi dalla necessità di adattarsi al clima della Gran Bretagna e per proteggersi dall’umidità e dalla pioggia.

Riconoscimento e sviluppo della razza La razza venne riconosciuta la prima volta nel 1871, durante una mostra felina organizzata a Londra dall’artista Harrison Weir. Sia la Prima che la Seconda Guerra Mondiale decimarono la popolazione felina appartenente a questa razza e per poterla recuperare ci fu bisogno di ricorrere a numerosi incroci, soprattutto con i maestosi gatti Persiani.

Carattere

Il British è una razza di gatto dal carattere molto particolare, sa stare in casa da solo senza fare casini o dispetti, essendo gatti stabili ed equilibrati, adatti quindi come gatti indoor-only, cioè per la vita d'appartamento. Non esigono molte attenzioni, perciò anche se il proprietario dovesse assentarsi per qualche ora il british non soffrirà di solitudine, poiché ha una tendenza molto spiccata a giocare, anche da solo. I British Shorthair, nonostante la propensione al gioco, non sono iperattivi, sono molto tranquilli e possono anche dormire molte ore al giorno, preferendo stare vicino ai loro proprietari, piuttosto che su di essi. Potrebbero supervisionare la famiglia da un trespolo comodo o forse dal pavimento. Talvolta seguono il padrone in maniera quasi persecutoria! I British sono gatti adatti alla gente che lavora, in quanto non hanno problemi nell'oziare semplicemente in giro per casa mentre il loro proprietario è fuori. Questi gatti non hanno stimoli distruttivi e generalmente non hanno bisogno di altri animali da compagnia, anche se non hanno problemi nel convivere con un altro British Shorthair o un altro gatto con temperamento simile o con anche cani. Questi gatti amano particolarmente essere coccolati e non sono una razza particolarmente rumorosa, anche se i miagolii non mancano, soprattutto nel momento del cibo o mentre giocano. I British Shorthair hanno la tendenza a seguire le persone da una stanza all'altra per stare con il loro proprietario e vedere cosa sta succedendo. Ad altri non importa di essere coccolati e la maggior parte di questi gatti preferisce mantenere le quattro zampe per terra mentre è coccolato, piuttosto che essere preso in braccio.

La razza è diventata una delle preferite dagli addestratori di animali a causa della sua natura e intelligenza e negli ultimi anni questi gatti sono apparsi in molti film di Hollywood e spot televisivi. Possono imparare piccoli accorgimenti spontaneamente. Ma il British divenne famoso pure grazie ad una favola… Quando Lewis Carroll pubblicò il suo famoso romanzo Alice nel paese delle meraviglie, nel 1865, non sapeva che avrebbe contribuito a rendere il British Shorthair molto popolare in tutto il mondo. Infatti lo Stregatto, il famoso personaggio felino della storia, che aveva il dono di apparire e scomparire a suo piacimento, è il tipico gatto di strada inglese, esattamente come gli antenati del British Shorthair.

 

 

Il carattere di questo gatto viene descritto come:

Il British Shorthair tanto è un gatto solido fisicamente quanto lo è psichicamente. Il British è molto posato, non si lascia andare a crisi nevrasteniche e non alza la voce, non graffia e non morde per rabbia o per paura (al massimo mordicchia per giocare, ma facendo sempre grande attenzione a non superare i limiti consentiti e quando mette le zampe sulla faccia del padrone tira sempre dentro le unghie).

Il British è un gatto dominante, indipendente e molto fiero, con un gran senso della dignità personale. Adora stare in compagnia e tende a seguire i padroni per tutta la casa come un cagnolino, sistemandosi spesso sui tavoli o sulle sedie o in qualche posizione da cui abbia la panoramica dei movimenti della famiglia umana. Non ama farsi stringere e strapazzare inutilmente e decide lui quando è l'ora delle coccole. Se troppo manipolato recalcitra con le zampine anteriori e si ritira per un po' per conto suo.

È un gatto affettuoso, dolce ed estremamente legato alla famiglia di cui si sente un membro alla pari.

Il British è più legato ai padroni che alla casa. Si adatta bene ai cambiamenti e ai viaggi. Il cambio di ambiente è anzi un'occasione per esplorare nuovi orizzonti, con la curiosità innata che lo contraddistingue. Il British è anche molto paziente con i bambini e se proprio non ce la fa più, piuttosto che far loro male si nasconde in qualche posto dove può stare in pace per un po'.

Il British ha un istinto da cacciatore che in campagna si rivela con roditori, uccelli e lucertole e che, in appartamento, si sfoga sugli insetti di ogni tipo. Alla vista di un moscerino il British si illumina e inizia ad avvicinarsi circospetto emettendo un caratteristico suono acuto di allarme, fino a piombare sulla preda. Il British ama anche molto il gioco, in particolare quello che gli ricorda la caccia, ama rincorrere la pallina che gli si tira e può imparare a riportare piccoli oggetti (corde o topolini di pezza).

I British Shorthair non richiedono molte cure, anche se è un bene spazzolarlo una volta a settimana, essi hanno bisogno di qualche attenzione in più rispetto alle altre razze a pelo corto: il mantello compatto e denso deve essere spazzolato con una certa frequenza, soprattutto durante il periodo della muta. I British Shorthair possono essere soggetti all'obesità, soprattutto se sterilizzati o tenuti al chiuso, quindi si deve curare la loro dieta.